Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ritenendo non sussistente il pericolo di fuga, non ha convalidato il fermo di Giuseppe Volpe, 19 anni, di Licata, presunto responsabile dell’omicidio dello zio, Giacinto Marzullo, 52 anni, ucciso a pistolettate venerdì scorso 18 agosto. Il giudice ha però emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato, che risponde anche di detenzione di piante di marijuana a fine di spaccio e di porto illegale d’arma da fuoco. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, Giuseppe Volpe, assistito dagli avvocati Rosanna Scrimali e Gaetano Timineri, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice Zammuto ha confermato la tesi investigativa della premeditazione del delitto ed ha escluso la sussistenza dei futili motivi, a fronte del presunto movente legato, invece, a contrasti economici familiari.
