A Porto Empedocle, a seguito dell’attivazione del nuovo centro d’accoglienza per migranti a ridosso della via Roma, ha perso la sua battaglia e dunque, per tale ragione, si è dimesso dalla carica di presidente del Comitato dei commercianti di Porto Empedocle, Alfonso Lazzara, già promotore di una raccolta di firme contro tale iniziativa. Lo stesso Alfonso Lazzara, il quale, tra l’altro, ha trovato degli escrementi buttati all’ingresso del suo negozio, afferma: “Mi dimetto perché ho perso la mia battaglia. Più volte noi commercianti abbiamo chiesto l’incontro con il Prefetto ma non ci ha ascoltati. Come diceva Giovanni Falcone: dove ci sono soldi c’è mafia. Nessuno è dalla nostra parte: il dirigente dell’ufficio tecnico ha inviato parere positivo all’assessorato, nonostante una conferenza dei capigruppo l’avesse invitato a non farlo. I locali del nuovo centro d’accoglienza per minori hanno una sola via di fuga e l’allaccio dell’acqua è avvenuto solo il 14 agosto. La sindaca Carmina doveva porre in essere gli atti contrari all’apertura del centro, ma non ha fatto nulla. Mentre l’opposizione gioca con l’incapacità dell’amministrazione comunale. Il blitz del 14 agosto, quando il centro ha aperto i battenti all’improvviso, è un comportamento da banditi, e noi commercianti ci vergogniamo di essere italiani. Io ho anche annullato una sfilata di moda che avevo organizzato nel centro della città”.