L’Usb regionale, l’Unione sindacale di base dei Vigili del fuoco, a firma del segretario regionale Paganelli, interviene a seguito di quanto accaduto in provincia di Ragusa, dove 15 volontari dei Vigili del fuoco sono stati inquisiti perché avrebbero appiccato incendi per poi incassare le indennità orarie per lo spegnimento. L’Usb Vigili del fuoco di Sicilia afferma: “Esprimiamo amarezza e sgomento per quanto accaduto in provincia di Ragusa. I Volontari, nonostante l’impegno e la poca formazione ricevuta, non possono garantire la professionalità ampiamente attestata dai Vigili del Fuoco di Ruolo, che è un personale con un trascorso da un comando all’altro e nelle diverse regioni, acquisendo un bagaglio di consapevolezza tale da garantire alla popolazione l’alta professionalità del peculiare quanto inimitabile mestiere. Questa professionalità va offerta a tutti i cittadini, ed è sostanzialmente per questi motivi che l’Usb Vigili del fuoco di Sicilia chiede al Dipartimento, all’Esecutivo e ai nostri deferenti rappresentanti Parlamentari di predisporre un immediato Piano di assunzioni, attraverso la conversione con personale di Ruolo delle sedi in questione, in relazione al quoziente di un Vigile del fuoco ogni mille abitanti, con una copertura del territorio nazionale su tutti i livelli, a partire dalla Sicilia. I tanti Volontari onesti nei Vigili del Fuoco meritano rispetto e prestigio per il loro prezioso tempo concesso al servizio della collettività, ma è anche vero che lo Stato ha l’onere di garantire alta professionalità al servizio dei suoi cittadini”.