A Porto Empedocle è stato tradito l’assunto sostenuto dalle Istituzioni secondo cui il limite massimo di capienza di migranti ospiti sarebbe stato raggiunto e quindi, di conseguenza, non sarebbero state allestite altre strutture di accoglienza. E invece a cavallo del Ferragosto è stato attivato il Centro d’accoglienza in una zona limitrofa alla centrale via Roma, in via Genuardi, dove attualmente sono ospiti 43 minori migranti. La sindaca, Ida Carmina, che si è sempre opposta ad altri insediamenti del genere, afferma: “Io come sindaco non sono stato avvisata. E’ stato fatto apposta, senza avviso e senza nessun controllo. Attualmente Porto Empedocle vive uno dei momenti peggiori della sua storia, grazie alle macerie ereditate dalla gestione passata, ed è una polveriera in cui si registrano forti tensioni sociali, come testimoniato dalle numerose manifestazioni e proteste intervenute durante l’anno. Ciò era stato più volte evidenziato alla Regione Sicilia e nelle sedi opportune, al prefetto di Agrigento ed in ultimo alla riunione del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica in cui si era discusso il problema, e consegnato il documento approvato dal Consiglio Comunale che ha espresso la volontà di Porto Empedocle di non accettare al momento nuove sistemazioni di immigrati nel nostro territorio e, comunque, non in pieno centro ed in zone sensibili vicino alle scuole elementari e medie. Adesso, invece, 43 minori stranieri non accompagnati sono stati alloggiati in un immobile in via Genuardi, in pieno centro. Nessuno mi ha saputo indicare chi avesse consentito questo ingresso in città, su disposizione di quale Prefettura o Questura della Sicilia si sia ‘utilizzato’ il martoriato territorio empedoclino. Mi opporrò in tutti i modi”.