A seguito dei ritardi e la mancata approvazione del rendiconto 2016 e del bilancio di previsione 2017, la Regione Siciliana, in accordo con l’assessorato alle Autonomie locali, ha inviato i commissari in 300 comuni siciliani. Di fatto sono 283 gli enti che non hanno approvato il rendiconto di quanto speso nel 2016, e 184 che non hanno approvato il bilancio di previsione del 2017. In caso di ulteriori ritardi il rischio è lo scioglimento del Consiglio comunale.
Secondo l’Anci Sicilia, l’Associazione dei Comuni, l’attuale situazione sta portando al collasso gli enti locali. In una lettera inviata al governo Crocetta, il presidente dell’Anci, Leoluca Orlando, chiede di procedere con urgenza in favore dei Comuni al riparto delle assegnazioni della parte per la spesa corrente, e si tratta di 340 milioni di euro, e della parte destinata a investimenti, per un valore di 115 milioni di euro. Inoltre il presidente Leoluca Orlando invita a procedere all’emanazione degli atti di indirizzo relativi alla destinazione, da parte dei comuni, del 10% del totale dei trasferimenti regionali per assicurare assistenza ai disabili gravi e la possibilità che si utilizzino risorse del fondo autonomie locali per il contributo ai precari degli enti in predissesto.
E sulla decisione del Governo di inviare i 300 commissari, interviene anche il primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto, che afferma: “Da alcuni anni assistiamo alla solita manfrina del Governo Crocetta, che nomina i commissari per pulirsi la coscienza, mettendo così ancor più in difficoltà i Comuni che oramai, per far quadrare i conti e sopravvivere, possono contare quasi esclusivamente sulla finanza derivata. Il punto è, e lo ripetiamo anche quest’anno, che gli amministratori locali non hanno certezza sull’entità dei trasferimenti regionali e non sono dunque nelle condizioni di approvare i bilanci previsionali”.