Gianfranco Miccichè, insieme a Gaetano Armao, ha incontrato Silvio Berlusconi ad Arcore. Si è discusso delle elezioni Regionali in Sicilia, e dei lavori in corso per l’accordo con Alternativa Popolare di Angelino Alfano e per la scelta del candidato presidente. A conclusione, lo stesso Gianfranco Miccichè ha così commentato: “Sono soddisfatto. A questo punto l’accordo con Alfano lo vedo più vicino. Il presidente Berlusconi mi ha molto confortato, perché mi ha detto che vuole davvero vincere in Sicilia e mi ha chiesto di andare avanti nella creazione di una coalizione la più larga possibile. E mi ha chiesto di fare tutto quel che serve per trovare un’intesa con i nostri alleati”. E la conversazione ha interessato anche il professor Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo all’Università di Palermo, ex assessore regionale di Raffaele Lombardo, e attuale presidente del Consorzio universitario di Agrigento, papabile candidato di Forza Italia. E ancora Gianfranco Miccichè raffredda cauto l’ipotesi Armao e spiega: “Al presidente Berlusconi piace Armao, ma io stesso gli ho detto che, prima dei nomi, ora bisogna pensare di chiudere l’accordo con gli alleati. Non c’è dubbio, però, che il metodo usato da Musumeci fino ad oggi non gli porta nessuna positività e beneficio. Comunque, ho spiegato a Berlusconi che non avrei nessun problema a candidare Musumeci”. Berlusconi, da imprenditore e conoscendo bene le regole del marketing, avrebbe deciso di commissionare un sondaggio sullo stesso Musumeci e altri aspiranti alla presidenza della Regione tra cui, ovviamente, Gaetano Armao. Dunque, si è in attesa. Nel frattempo, Angelino Alfano non ha sciolto alcuna riserva. Il ministro degli Esteri ha posto un limite invalicabile: “Mai con Salvini”. E di conseguenza, si è indotti a ipotizzare una propensione verso l’alleanza di Alternativa Popolare con il Partito Democratico che, peraltro, avrebbe offerto altrettante garanzie di carattere elettorale in ambito nazionale. A pesare sul piatto della bilancia del centro verso sinistra vi è anche la scelta netta di Casini e D’Alia: “Noi andremo con il centrosinistra e speriamo che lo stesso faccia Alfano. Vogliamo costruire una grande area moderata e popolare e abbiamo constatato che questa area non troverà mai spazio con Salvini e Meloni, e per questo non possiamo sostenere Nello Musumeci, che non ha un progetto civico ma un progetto di destra. Se si vuole governare realmente la Sicilia e il Paese occorre mettere insieme moderati e progressisti”.
