Ad Agrigento, a Fontanelle, è insorto uno scontro tra alcuni residenti e il Comune. Altri residenti avrebbero presentato delle denunce contro la presenza nel quartiere di 4 cani randagi “colpevoli” (tra virgolette) di abbaiare durante la notte. Si tratta di cani regolarmente sterilizzati e microchippati, che da tempo sono stati adottati dal quartiere come “cani di quartiere”, la cui figura è prevista e tutelata dalla Circolare del Ministero della Sanità numero 5 del 2001. Ebbene, i dipendenti dell’Ufficio Randagismo del Comune di Agrigento hanno prelevato i 4 cani e li hanno condotti nel precario e fatiscente canile in contrada Consolida, promessa elettorale di “degno rifugio” al momento tradita dall’attuale amministrazione comunale. Infatti, i cani, come documentato in video e foto dagli abitanti di Fontanelle, sono rinchiusi in un solo recinto, sotto il sole, in disastrose condizioni igieniche e alimentari. I residenti di Fontanelle hanno protestato, e i custodi del canile avrebbero risposto che i cani, a fronte delle denuncie, devono restare nel canile, e poi saranno liberati in un altro quartiere, quando invece, secondo la circolare ministeriale 5 del 2001, si impone che il cane di quartiere sia reinserito nello stesso quartiere di appartenenza. Sarebbe opportuno che gli organi competenti, ad esempio l’Azienda sanitaria provinciale, si attivi subito per una immediata ispezione al canile di contrada Consolida ad Agrigento, per verificare le condizioni della struttura. Poi, sarebbe altrettanto opportuno che il Comune di Agrigento spieghi il perché i cani non siano stati trasferiti nel canile convenzionato con il Comune di Agrigento, il Sigma di Siculiana, pagato dai contribuenti decine di migliaia di euro all’anno. E poi, è doveroso che sia rispettata la legge del cane di quartiere, perché, signori del Comune di Agrigento, le leggi si rispettano e non se ne dispone a piacimento.