Un 13enne agrigentino, rischiando la cecità, è stato alla ricerca di un farmaco non commerciato né in Italia e nemmeno in Europa. E’ stato il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ad adoperarsi affinchè ai genitori del ragazzino fosse subito procurato l’indispensabile farmaco. E così è stato. Adesso il padre ha diffuso un pubblico rigraziamento al ministro Alfano, e, tra l’altro, ha scritto: “Vorrei ringraziare un padre come me, del quale ho poca conoscenza diretta, ma che, venuto a sapere della mia enorme difficoltà nel trovare un farmaco che avrebbe evitato la cecità di mio figlio tredicenne, è intervenuto personalmente, senza indugi, ad aiutarmi. Tutto è avvenuto con la massima discrezione, ed in punta di piedi, senza richiesta alcuna di riconoscimenti, semplicemente da padre a padre. Probabilmente l’elevata carica politica lo ha favorito, ma nulla toglie al merito di trovare fra i suoi innumerevoli impegni il tempo per aiutare un piccolo concittadino. E ciò gli fa onore. Per coloro che possano pensare che questo sia un messaggio di ringraziamento ‘ruffiano’, auguro di non trovarsi mai nei panni di un genitore bisognoso di aiuto. Il farmaco non è in commercio in Italia e neanche in Europa. Al ministro va tutta la mia gratitudine”.