La Cgil e la Funzione pubblica, la segreteria regionale e il segretario regionale, l’agrigentino Alfonso Buscemi, il sindacato e la perenne vertenza della nettezza urbana ad Agrigento, tra la variante al bando di gara appena approvata dalla Giunta Firetto e l’avvio della raccolta differenziata sotto il tormento dell’esubero di personale e la mobilità dei lavoratori in altre sedi di lavoro dove invece vi sono carenze di personale, come ad esempio a Licata: Alfonso Buscemi scrive nero su bianco e diffonde alla stampa, e premette che il “sindacato non chiede assistenza sociale per i lavoratori, ma, piuttosto, rispetto e servizi degni di un paese civile”. E poi aggiunge: “In questi giorni si susseguono comunicati stampa di alcuni consiglieri comunali che denunciano l’abbandono e l’incuria di tanti quartieri perché nessuno provvede a tagliare le erbacce rendendo impraticabili strade e marciapiedi. D’altronde è così evidente che i cittadini lo possono constatare da soli. Agli smemorati ricordiamo che si è arrivati a ciò semplicemente perché nel 2016 il Consiglio comunale ha approvato un piano finanziario che ha tagliato 23 lavoratori, dopo i 10 licenziati precedentemente. Sapete di cosa si occupavano? Di discerbamento e di cura del verde pubblico in tutta la città. Ebbene, l’Amministrazione, insieme a quei consiglieri comunali che hanno votato la delibera, ha consentito un risparmio di qualche euro per famiglia rinunciando però a quel prezioso servizio. E forse quei soldi risparmiati non saranno sufficienti per pagare le spese legali considerato che pende un ricorso al Tar, sollecitato dai sindacati, e giudicato ammissibile. Adesso l’assessore Fontana grida al complotto perché troppa gente, a suo avviso, rema contro il cambiamento. Ma perché ha presentato la variante dopo oltre due anni? Ha subito minacce? Da chi? Da due anni ha annunciato un bando ponte che superasse l’organizzazione del servizio così come lo hanno ereditato dalla precedente amministrazione. Come mai non hanno attuato il bando ponte e hanno preferito avvalersi della proroga prevista dal contratto? E comunque, adesso, con l’avvio della differenziata davvero si pensa di poter praticare il porta a porta con 105 lavoratori, al netto dei trasferiti in mobilità? Ed è un numero che è addirittura destinato a ridursi tenuto conto dei pensionamenti all’orizzonte. E ancora, chi si occuperà della pulizia delle spiagge, del discerbamento, il verde pubblico e lo spazzamento manuale? A meno che gli agrigentini si rassegnino all’abbandono totale. E allora a che serve parlare di turismo e di grandi eventi che, in tale contesto, servono soltanto a promuovere la propria immagine personale che, detto in confidenza, ai cittadini non interessa molto” – conclude Alfonso Buscemi.