Le scosse di assestamento si sono concluse, dopo il terremoto insorto a seguito della scadenza, lo scorso 30 giugno, del mandato dei direttori di Aziende sanitarie e Ospedali in Sicilia. L’unico movimento tellurico ancora in corso è stato intorno a Michele Vullo, e adesso non lo è più, perché il Governo regionale ha dirottato Vullo dall’ospedale “Papardo” di Messina al Policlinico universitario ancora a Messina, con la benedizione a mani unite di due assessori con rispettive aree di partito, Antonello Cracolici del Partito Democratico e Maurizio Croce di Sicilia Futura. E ha smontato le barricate il Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, in principio opposto alla nomina di Michele Vullo e pronto a contro-proporre una rosa di tre nomi alternativi. Dunque, la Giunta Crocetta ha designato Vullo e ha trasmesso il provvedimento alla Commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale, dove, in attesa che si concludesse la procedura, è stato in sospeso il pacchetto delle nomine, adesso invece definitive. L’unico tassello che manca è il decreto del presidente della Regione, e si tratta, come ribadiscono gli addetti ai lavori, di una formalità. Di conseguenza, entro pochi giorni saranno effettivi i trasferimenti già annunciati. Maurizio Aricò, a capo dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, viaggerà verso Palermo, dove si siederà nella cabina di comando dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, il cui attuale comandante, Gervasio Venuti, viaggerà a sua volta verso Agrigento, e sarà al timone dell’Azienda sanitaria provinciale, da dove partirà Salvatore Lucio Ficarra, diretto a Ragusa al posto di Aricò. Sul trasferimento di Ficarra da Agrigento a Ragusa sarebbero state determinanti le riserve espresse dal vice capogruppo all’Assemblea regionale del Partito Democratico, Giovanni Panepinto, e dalla segreteria provinciale del Pd agrigentino. Nel frattempo, sono confermati gli altri direttori, che adesso, in ragione del contratto scaduto, sono commissari, tra cui Antonio Candela all’Azienda sanitaria di Palermo, e Giovanni Migliore al Civico di Palermo.