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Riina, sequestro e repliche

Antonino Ciavarello
Il prossimo 15 novembre la famiglia Riina è stata convocata innanzi ai giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Lo scorso 19 luglio i Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Palermo e Trapani hanno sequestrato a Totò Riina e ai suoi familiari beni per un valore complessivo di circa 1 milione e 500mila euro. Il provvedimento comprende società, una villa a Mazara del Vallo dove Riina ha trascorso parte della sua latitanza, poi 38 rapporti bancari, in verità con pochi spiccioli, e alcuni terreni. All’appello risponderanno presente il boss, collegato in video conferenza, e poi Bagarella Antonina, Riina Giuseppe Salvatore, Riina Maria Concetta, Ciavarello Antonino Salvatore e Riina Lucia. Nell’atto che spiega le ragioni del sequestro, ad opera della sezione Misure di prevenzione del Tribunale, presieduta da Raffaele Malizia, si legge: “I nuclei familiari dei figli di Riina risultano non avere la disponibilità di redditi sufficienti a far fronte anche alle sole spese necessarie per il sostentamento degli stessi. Ne consegue che in tale situazione, qualsiasi, pur minimo, accumulo di risorse, risulta del tutto ingiustificato”. I figli e il genero di Riina replicano sui social network. Maria Concetta Riina scrive su Facebook: “Voglio solo dire che il tempo darà le giuste risposte. Io so di essere nel giusto e lo dimostrerò”. Il marito di Maria Concetta, Antonino Ciavarello, rivolgendosi alla cittadina in Puglia dove risiede con la moglie, aggiunge: “Chiedo scusa al Popolo di San Pancrazio Salentino se involontariamente ho trascinato il paese all’onore delle cronache giornalettistiche, non ho colpe e per l’ennesima volta sono stato trascinato senza motivo in tribunale, dimostrerò la mia innocenza, chi e quanti mi conoscono sanno della mia serietà e buona fede. Un altro polverone e processo mediatico in corso”. Nel frattempo prosegue il lavoro della Procura di Palermo e dei Carabinieri, che setacciano i conti sequestrati al fine di ricostruire le tracce dei movimenti e scoprire eventuali prestanome che alimentano di denaro la famiglia Riina.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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