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Riina e la “morte improvvisa”

I giudici del Tribunale di Milano hanno sentenziato che Totò Riina è del tutto capace di intendere e di volere. Ed è pertanto processabile. E Riina sarà processato innanzi ai giudici di Milano per presunte minacce all’ex direttore del carcere di Opera, Giacinto Siciliano. Pochi anni addietro Riina è stato intercettato nel carcere milanese durante l’ora d’aria, intento a passeggiare e a conversare con il compagno di prigione Alberto Lorusso. E il boss ha minacciato il magistrato Antonino Di Matteo, il fondatore dell’associazione “Libera”, don Luigi Ciotti, e il direttore del penitenziario, Giacinto Siciliano. E perciò è sotto processo. I difensori del Capo dei Capi hanno presentato al Tribunale una relazione dei medici dell’ospedale di Parma, dove Riina è ricoverato nel reparto detenuti dal 25 gennaio del 2016. Gli avvocati di Riina hanno invocato la sospensione del processo in ragione di quanto scritto nella relazione, firmata dal primario, Michele Riva, che su Riina scrive: “E’ un paziente estremamente fragile per l’età e per le numerose comorbilità da cui è affetto. Soffre di una cardiopatia ipocinetica post-infartuale di tale entità da condizionarne ogni attività, e che espone costantemente il paziente al rischio di morte improvvisa. Riina è completamente dipendente in tutti gli atti quotidiani, ad eccezione dell’alimentazione, ed è sempre più difficile comprendere quanto dice, soprattutto per esaurimento della capacità fonatoria”. E poi, però lo stesso primario Riva scrive ancora che: “Allo stato attuale il degente è vigile e collaborante, discretamente orientato nel tempo e nello spazio”. Ebbene, su tale conclusione, secondo cui Totò Riina è vigile e collaborante, il Tribunale di Milano, presieduto da Raffaele Martorelli, fonda la valutazione sulla capacità dell’imputato di essere in giudizio, ossia di comprendere di essere sottoposto ad un processo penale. Il Tribunale ha valutato la capacità processuale di Riina, e ha ritenuto esaustiva la relazione medica dell’ospedale di Parma. Il processo proseguirà il 17 ottobre con l’interrogatorio del direttore del carcere di Opera, che è parte civile. Lo scorso 7 luglio la stessa relazione dei medici dell’ospedale di Parma è stata prodotta dai difensori di Riina al processo in corso innanzi al Tribunale di Sorveglianza che, considerando quanto recentemente raccomandato dalla Cassazione sul “diritto del detenuto a una morte dignitosa”, deciderà se concedere o no a Totò Riina il differimento della pena per motivi di salute.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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