Prosegue e si aggrava l’emergenza incendi in Sicilia.
Sono numerosi i roghi divampati nelle ultime ore che hanno impegnato Vigili del fuoco, operai forestali e uomini della Protezione civile in particolare a Messina, dove ben 14 incendi si sono scatenati sulle colline che sovrastano le abitazioni costringendo diverse famiglie ad evacuare.
“Un attacco ai boschi e all’Isola come non si era mai visto” – dichiara l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Maurizio Croce, che aggiunge: “I numeri parlano chiaro: tra il 15 giugno e il primo luglio si sono registrati 1.450 focolai che hanno distrutto 2.300 ettari di boschi e 13mila ettari di terreni e sterpaglie. Ciò significa il 20 % in più, e nessuno mi venga a parlare di autocombustione: 1.400 focolai significa che ci sono state 1.400 persone che hanno attizzato il fuoco”- conclude Croce.
Nell’altro versante, nel centro della Sicilia, la situazione non è migliore. Un incendio di vaste dimensioni è divampato sulla A/19 Palermo-Catania, causando disagi agli automobilisti, che sono rimasti bloccati, perché la polizia è stata costretta a chiudere per qualche ora l’autostrada tra gli svincoli di Caltanissetta ed Enna in tutte e due le direzioni di marcia. E nella notte si sono registrati roghi anche nel Palermitano a Torretta, e nel territorio di Petralia Sottana e Soprana. C
olpita anche la zona dell’Agrigentino, nei pressi di Contrada Tavolacci a Bivona, devastando buona parte dell’area boschiva nei monti San Filippo, Kadera e delle Rose, tra Bivona e Santo Stefano Quisquina. In merito a ciò interviene il vicecapogruppo del Pd, Giovanni Panepinto, già sindaco di Bivona, che chiede all’assessore Maurizio Croce di avviare una verifica e chiedere una relazione dalla quale possano emergere la tempistica e le modalità di intervento autorizzate avviando immediatamente interventi di rinascita del territorio colpito dalle fiamme.