Il Movimento 5 Stelle ha lanciato le “Regionarie”. Fino a domenica prossima, 25 giugno, ogni residente in Sicilia è candidabile all’Assemblea regionale. L’unico requisito è che sia iscritto al Movimento entro il primo luglio 2016. Poi accede alla piattaforma “Rousseau” e digita sul quadratino: “Sì, mi candido”. Poi occorre il certificato penale dei carichi pendenti, ovviamente vergine e immacolato. E sulla stessa piattaforma sarà scelto anche il candidato presidente della Regione. Il tutto, tra liste e aspirante governatore grillino della Sicilia, sarà proclamato domenica 9 luglio, a Palermo, al Castello a Mare, alle ore 19,30. Nel frattempo il centrosinistra è ancora in attesa di sciogliere la riserva su Piero Grasso sì o no, e, ancora nel frattempo, in casa centrodestra, nonostante i tanti appelli all’unità, non soffiano venti di coesione, anzi tutt’altro. Nello Musumeci ha invocato una candidatura unitaria ma Gianfranco Miccichè non lo ha assecondato più di tanto. Il catanese leader di “Diventerà Bellissima” ha spiegato: “Il Centrodestra esca fuori dal bluff. Lancio un appello all’unità per una candidatura alternativa al Pd e al Crocettismo. Ho paura che si stia lavorando per perdere e favorire l’avversario. È impensabile che dopo tre mesi dal tavolo delle trattative siamo ancora nel silenzio. Non ci sono più tavoli da costruire. Se c’è un super nome esca fuori subito, altrimenti si dica con chiarezza quali sono i problemi che stimolano i veti nei miei confronti o nei confronti del mio movimento da parte di Forza Italia e Cantiere popolare. Il quadro che emerge dalle amministrative è che i partiti tradizionali sono scomparsi, e che dai simboli di partito occorre sottrarsi perché il ‘civismo’ sottende una capacità di aggregazione maggiore”. E il palermitano leader di Forza Italia ha replicato: “Non detto l’agenda politica di Nello Musumeci, né intendo farmela dettare dai suoi ultimatum. Gli ultimatum servono esclusivamente a creare pressione. Se Musumeci vuole candidarsi non ha certo bisogno del mio permesso. Io non cerco ‘supernomi’, ma continuo a lavorare affinché il centrodestra possa esprimere una candidatura unitaria e vincente. A tale scopo ho iniziato gli incontri con le altre forze del centrodestra aperte al dialogo. Le liste col simbolo di Forza Italia sono ovunque sopra la media dell’8%. Abbiamo raddoppiato il numero di consiglieri ed eletto decine di sindaci. Questi sono i numeri della ripartenza di Forza Italia in Sicilia”.