I parlamentari di Alternativa Popolare, Bruno Mancuso e Nino Bosco, ritengono che il modello Palermo, che ha determinato la vittoria elettorale di Leoluca Orlando alle Amministrative, non sia esportabile e applicabile alle prossime Regionali. Mancuso e Bosco affermano: “Non siamo d’accordo con il collega Misuraca che pensa di replicare, in vista delle Regionali, il modello Palermo, dove i nostri candidati sono confluiti in una lista civica con quelli del PD. Il “civismo” è una soluzione che può avere senso se applicata ai bisogni e alle contingenze di una comunità, per quanto grande come quella di Palermo, dove, peraltro, se si vuole essere onesti, la proposta civica ha avuto successo perchè rappresentata da un sindaco di grande popolarità e particolarmente gradito ai palermitani. Per governare la Sicilia, uno Stato-Regione, crediamo sia utile un progetto di respiro politico, dove il ruolo dei partiti sia prevalente, con precise distinzioni che richiamino identità, collocazione e caratterizzazione degli stessi. Pensare ad un progetto “civico” per contrastare il populismo grillino, mettendo insieme Alternativa Popolare, PD, sinistra radicale e pezzi della società civile, non ci sembra una buona soluzione, ma piuttosto un’ammucchiata informe, un minestrone in salsa siciliana che non serve a nessuno, tanto meno ai siciliani. Crediamo come Alternativa popolare, insieme alle altre forze moderate e di centro, di avere in Sicilia i numeri e la centralità per offrire e guidare una proposta sostenibile, di matrice politica, da condividere con chi si riconosce nei valori liberali, democratici, popolari e riformisti”.