Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, si è recato al palazzo di Giustizia, a Palermo, e si è seduto innanzi ai magistrati titolari dell’inchiesta cosiddetta “Mare Monstrum”, che avrebbe svelato presunti casi di corruzione nell’ambito del trasporto marittimo in Sicilia. L’interrogatorio, coordinato dal procuratore aggiunto, Bernardo Petralia, si è protratto 4 ore, dalle 16,30 fino alle 20,30. Poi, a conclusione, riassunta la veste del politico, il governatore ha annunciato un atto politico: fuori dalla giunta l’assessore Giovanni Pistorio. E Crocetta spiega perché: “Perché dopo le frasi nei miei confronti che le intercettazioni di questa indagine hanno reso note, e i riferimenti alla mia vita privata, l’assessore Giovanni Pistorio non può più rimanere in giunta. Non mi ha chiesto scusa, né in privato né con una nota pubblica”. Poi, Crocetta, indagato per concorso in corruzione, ancora soffermandosi con la stampa, affiancato dal suo difensore, l’avvocato Vincenzo Lo Re, ha raccontato dell’interrogatorio, così, in sintesi: “L’ipotesi dei magistrati è che io abbia fatto pressioni per prolungare le corse degli aliscafi di Ettore Morace con le Egadi fino al prossimo settembre in cambio di un finanziamento da 5mila euro per il mio movimento ‘Ripartesicilia’. Anzitutto i magistrati non hanno contestato nulla sul mio presunto interessamento ‘personale’ per avere collegamenti in più con le Eolie. Quello che alcuni giornali hanno pubblicato sulla mia vita privata, e sui gossip alimentati da qualcuno, anche dall’assessore Pistorio, su miei innamoramenti nei confronti di un abitante di Filicudi, è spazzatura senza alcuna rilevanza giudiziaria. Lo tenga a mente anche il leader dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, che ha usato queste dicerie infamanti per chiedere le mie dimissioni: ne risponderà in tribunale. Ho confermato di aver chiesto nel marzo scorso ai burocrati di prolungare le corse veloci per le Egadi e le isole minori, perché mi sembrava assurdo che il 3 settembre già finissero. I 5mila euro sono un contributo al Movimento ‘RiparteSicilia’, registrato regolarmente e fatto attraverso un bonifico.”