La violenza, un fenomeno ampio, diffuso e polimorfo, che incide gravemente sulla quotidianità può riguardare tutti.
La violenza di genere e intra-familiare è molto più diffusa di quanto comunemente si pensi, a volte in contesti familiari insospettabili e rimane spesso impunita e sconosciuta, salvo manifestarsi e irrompere allo scoperto negli episodi di violenza estrema.
Ma ad essere maggiormente vittime di violenza sono le donne. Episodi ormai con una donna su 5 vittima di abusi, stupri o tentati stupri, spesso anche con esiti mortali per le vittime, che stanno segnando con tragica regolarità le cronache quotidiane e sono ormai segno di un drammatico problema sociale, le cui caratteristiche non sono riconducibili a determinate condizioni economiche, culturali, religiose, ma toccano trasversalmente tutti i possibili gruppi che compongono la nostra società. Purtroppo la parte più difficile per una donna, e di conseguenza per la prevenzione di queste azioni, è trovare il coraggio di denunciare certi comportamenti e azioni, che vanno dalla persecuzione telefonica al pedinamento.
Ecco allora che oltre alle istituzioni, agli avvocati, psicologi, alle forze dell’ordine, esistono dei centri anti-violenza. Anche il territorio agrigentino è dotato da anni di un centro anti-violenza e anti-stalking, che opera appunto contro ogni forma di disagio, violenza e discriminazione, offrendo ascolto, sostegno, consulenza sociale, psicologica e legale.
Ascoltiamo nel merito la responsabile del centro “Telefono Aiuto”, Antonella Gallo Carraba… Intervista al Vg…