Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Wilma Mazara, ha convalidato l’arresto in carcere di Giovanni Riggio, 29 anni, di Palermo, reo confesso dell’omicidio di Giuseppe Matina, 41 anni, di Favara, ucciso venerdì sera 5 maggio nella sua officina in contrada San Benedetto ad Agrigento. Govanni Riggio, che avrebbe avviato insieme a Matina un’attività di rivendita di auto usate con officina, ha confermato il racconto già reso agli investigatori, secondo cui lui è stato debitore di Matina, e lo ha ucciso per difendersi da un tentativo di aggressione. Riggio, tra l’altro, ha affermato: “Per avviare l’attività Matina aveva chiesto soldi a degli usurai. Avevamo concordato che ogni mese gli avrei restituito 550 euro per saldare il prestito. E la sera dell’omicidio, venerdì, nel corso di una discussione sul pagamento, Matina ha minacciato di uccidere mia figlia e di abusare di mia moglie se non gli avessi dato i soldi, e poi ha tentato di colpirmi con un oggetto trovato in officina. Ecco perché mi sono difeso, afferrando un coltello e uccidendolo”. Giovanni Riggio è difeso dagli avvocati Marco Martorana e Santina Senia Cangiglia. La famiglia della vittima ha nominato come difensore l’avvocato Salvatore Cusumano, che nominerà i propri consulenti di parte per l’autopsia, disposta dalla Procura di Agrigento, competente per territorio.