La Guardia di Finanza di Sciacca, a seguito di indagini nell’ambito della tutela del patrimonio artistico e culturale, ha scoperto e sequestrato numerosi reperti archeologici detenuti illegalmente da un soggetto privato nel suo domicilio. Si tratta di un professionista di Sciacca, adesso in pensione. I reperti sequestrati, giudicati da funzionari della Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento di assoluto valore e interesse storico, consistono in anfore, vasi, coppe, formelle decorative e altri oggetti risalenti dall’età del bronzo fino al 1700. Alcuni decorazioni artigianali risultano trafugate dalla tomba monumentale della famiglia Virgadamo nel cimitero di Burgio. Il professionista è stato denunciato per impossessamento illecito di beni appartenenti allo Stato e ricettazione. Le indagini delle Fiamme Gialle sono state coordinate dalla Procura di Sciacca diretta da Roberta Buzzolani.