Il Pronto soccorso è il biglietto da visita di un ospedale e spesso ne è il tallone di Achille, la parte più vulnerabile ed esposta a difficoltà e disagi. E ciò ricorre sempre più spesso in Sicilia, a causa soprattutto delle carenze negli organici, a cui la nuova rete ospedaliera, tracciata dall’assessore Gucciardi e appena approvata dal Ministero, intende porre rimedio con migliaia di nuove assunzioni nell’Isola. Al fine di decongestionare la condizione del Pronto Soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento, sono state introdotte alcune novità per ridurre i tempi di permanenza dei pazienti. Dunque, nell’ambito delle procedure di dimissioni, l’utente potrà ottenere il foglio di dimissione direttamente dai reparti che effettuano le diagnosi, e quindi non sarà più costretto, come avvenuto finora, a tornare al Pronto Soccorso dove è inizialmente transitato. In proposito, il personale delle Unità operative di urologia, ortopedia, oculistica e otorino è stato già formato nella gestione dei nuovi software, e le nuove procedure saranno adesso applicate come lo sono già nei reparti di pediatria e ginecologia. Una sensibile riduzione del sovraffollamento del Pronto Soccorso sarà garantita anche dal trasferimento dei pazienti che necessitano di trasfusioni, e si tratta di circa mille persone all’anno. Tali prestazioni, della durata media di tre ore, saranno effettuate, in regime di day hospital, non più in area d’urgenza, quindi a ridosso del Pronto Soccorso, ma presso l’Unità operativa di medicina trasfusionale di Agrigento che, per fronteggiare la nuova necessità, ha a disposizione un nuovo locale idoneo ed arredato e, a breve, sarà potenziata con l’immissione in servizio di un altro medico. Ed ancora, dal Pronto Soccorso non dovrà più transitare un’altra consistente categoria di utenti, almeno 1600 l’anno, formata da neo genitori, per registrare i nuovi nati quando gli uffici di accettazione non sono aperti al pubblico. Anche in questa evenienza la procedura, a decorrere da lunedì prossimo 10 aprile, sarà direttamente gestita dal reparto di neonatologia. Infine, novità anche per coloro che sono in attesa di ricevere diagnosi per piccole fratture o problemi di lievi entità, che interessano il 20-30% dei casi: i pazienti, grazie all’integrazione dei servizi di radiologia dei poliambulatori di Agrigento e Favara, potranno recarsi presso la sede di uno dei due poliambulatori per effettuare gli esami diagnostici ovviando alle lunghe attese del Pronto Soccorso.