La Commissione Bilancio all’Assemblea regionale lavora alacremente per approvare, finalmente dopo 4 mesi di esercizio provvisorio di bilancio, la Finanziaria 2017. E dalla polveriera degli emendamenti che sono stati presentati al testo scoccano le prime scintille che provocano esplosioni eccellenti. Ad esempio: dal prossimo primo luglio “Riscossione Sicilia”, la società che riscuote le tasse in Sicilia, sarà posta in liquidazione. Così è stato scritto su un emendamento firmato dal capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, e dall’ex presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona. E ciò ovviamente è contrario alle intenzioni del governo regionale e del presidente Crocetta, che ha sempre difeso “Riscossione Sicilia” e il suo capitano, l’avvocato Antonio Fiumefreddo, e che ha proposto un nuovo contributo triennale da oltre 120 milioni di euro. E invece no, tempo scaduto: l’emendamento approvato in Commissione Bilancio è adesso articolo della Finanziaria, che poi sarà esaminato in Aula. Esulta Forza Italia e il suo capogruppo Falcone, che afferma: “Dopo due lunghi anni di dura battaglia parlamentare Forza Italia festeggia l’approvazione dell’emendamento che allinea l’agente di riscossione regionale a quello nazionale. Riscossione Sicilia, ente che produceva 18 milioni di euro all’anno di debito, sarà messa in liquidazione e superata. Al suo posto opererà il nuovo soggetto nazionale. E’ una svolta importante, che porterà maggiore gettito nelle casse pubbliche e un risparmio dei costi di riscossione, e che darà minori balzelli ai cittadini siciliani e al tempo stesso un futuro di maggiore sicurezza ai dipendenti.” Da parte invece dell’avvocato Fiumefreddo vi è ben altro che esultanza, e lui replica: “L’emendamento con cui si è decisa la liquidazione di Riscossione Sicilia è un atto di prepotenza minacciato, pianificato e violentemente consumato. La casta di Palazzo d’Orleans si è compattamente difesa dalla lesa maestà subita in questi mesi con il pignoramento delle indennità dei loro inquilini. Brindano i poteri criminali che potranno tornare a dormire sonni tranquilli, brinda la casta degli impresentabili, brindano gli evasori seriali, piange la Sicilia degli onesti. Sono fiero d’aver servito i siciliani a testa alta e senza guardare in faccia nessuno.” Nel frattempo, ancora la Commissione Bilancio ha approvato altre tre norme di rilievo: il finanziamento dell’assistenza ai disabili, poi il blocco del progetto di fusione nel settore autostrade tra Cas e Anas, che avrebbe quasi certamente imposto pedaggi in tratti attualmente gratuiti, e poi la chiusura dell’Aran Sicilia, l’ente che si occupa dei rapporti di lavoro dei dipendenti regionali, e che è presieduto dall’avvocato Claudio Alongi, marito della segretaria generale della Regione, Patrizia Monterosso, braccio destro del presidente della Regione. E dopo Riscossione, si tratta di un altro schiaffo a Crocetta.