La mappa della nuova rete ospedaliera in Sicilia è stata approvata dai ministeri dell’Economia e della Sanità. Ok, semaforo verde, e nell’Isola sono di conseguenza sbloccate almeno 9mila assunzioni nelle 18 Aziende sanitarie e ospedaliere. Più nel dettaglio, 6.198 sono i posti come infermieri, tecnici e amministrativi. E poi gli altri 3mila sono invece medici. E saranno aggiunti altri posti, tra 300 e 400, per compensare i pensionamenti o per nuovi ruoli professionali come fisici e radiologi interventisti. Tra i medici l’avviso “cercasi” interessa soprattutto internisti, anestesisti, medici di pronto soccorso, ginecologi e pediatri. Tra il personale non medico i più ricercati sono infermieri e operatori socio-sanitari come tecnici di Radiologia capaci di manovrare Tac e Risonanze, e poi ostetrici. All’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento sono in attesa 313 posti per i medici e 458 per altro personale. A Caltanissetta 146 medici e 409 altro personale. A Palermo i medici da assumere all’Azienda sanitaria sono 204, a Villa Sofia – Cervello 141, e al Civico 91. E nelle tre strutture sono bisognevoli anche 1038 infermieri e operatori socio – sanitari. E ancora sono da quantificare le esigenze in pianta organica del Policlinico. Come si procederà? Rispondono l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, e il Sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone, che spiegano: “Si inizia dapprima con le procedure di mobilità, le stabilizzazioni. Poi i nuovi concorsi saranno il frutto di nuovi passaggi formali come la ridefinizione delle dotazioni organiche delle aziende. Probabilmente, le selezioni vedranno la luce in autunno. Quando saremo a poche settimane dalle elezioni regionali.” E Faraone apprezza: “E’ un’ottima notizia per la Sicilia: finalmente avremo servizi di qualità e all’altezza delle aspettative dei cittadini, una migliore organizzazione delle forze in campo e una distribuzione ragionata delle risorse.” E Gucciardi conferma e rilancia: “Si tratta di un risultato straordinario e sofferto, ma la Sicilia adesso può guardare con grande fiducia al futuro della propria sanità. La certezza è che potremo sbloccare nell’immediato le immissioni in servizio delle professionalità a partire dalle aree di emergenza-urgenza. Questo traguardo complessivamente promuove l’indirizzo tracciato in questi anni, raggiungendo un risultato che viene da lontano e che dimostra oggi che la Sicilia può mettersi alla pari delle Regioni più avanzate dal punto di vista sanitario.”