La Procura di Palermo è impegnata in una nuova inchiesta su presunti favoreggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro. L’indagine è scaturita dalle dichiarazioni di un pentito della mafia calabrese che ha già collaborato con i magistrati di Reggio Calabria e Genova, soffermandosi anche su Messina Denaro. Ecco perché è subentrato il supplemento d’indagine ad opera dei magistrati palermitani. Il pubblico ministero Maurizio Agnello avrebbe proposto l’archiviazione ma il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa ritiene necessario almeno il vaglio di un’udienza preliminare. E ha ordinato l’imputazione coatta nei confronti di otto persone. Il pentito ha raccontato, tra l’altro, che nei periodi di detenzione avrebbe appreso alcune circostanze inedite su Matteo Messina Denaro, che si sarebbe sottoposto ad un intervento chirurgico al volto, per modificare le sembianze, eseguito in Piemonte o in Val D’Aosta da un medico di cui il collaboratore conosce l’identità.