I Consorzi universitari siciliani sono afflitti da una congiuntura alquanto negativa, che rende le prospettive di azione sempre più incerte e precarie.
Ad Agrigento, il Cupa, attualmente in contenzioso su presunti debiti in bilancio con l’Universita di Palermo, tenta in tutti i modi un recupero puntando a rendere il Consorzio agrigentino sempre più strumento di comunicazione e valorizzazione del territorio, cercando di associarsi con altre Università per favorire l’avvio di nuovi corsi, al fine di implementare l’offerta formativa e incoraggiare i giovani a frequentare il Polo universitario di Agrigento e a non emigrare dalla propria terra d’origine.
Ed è una condizione resa ancora più difficile dalla recente proposta del Governo Regionale, inserita nella Legge di Stabilità Regionale adesso all’esame dell’Assemblea, che sottrae ai territori ogni ruolo nella gestione dei Consorzi stessi affidandola alle Università, alle quali gli stessi Consorzi forniscono servizi determinando l’insorgere, tra l’altro, di evidenti conflitti di interesse.
Tale proposta, per i rappresentati dei Consorzi universitari, risulta incongrua anche sul piano finanziario perché riserva risorse di gran lunga inferiori rispetto alle effettive necessità finanziarie dei Consorzi per sostenere le attività didattiche.
In proposito il presidente del Cupa di Agrigento, Gaetano Armao, è stato ascoltato in Commissione Bilancio all’Assemblea regionale per trattare il delicato tema dei Consorzi universitari, in particolare quello di Agrigento. Ascoltiamo gli esiti dell’audizione
L’Intervista al presidente Armao è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.