In prossimità della conclusione del mese di febbraio, l’Assemblea regionale siciliana, non avendo approvato la Finanziaria, è stata costretta a prorogare anche per il mese di marzo l’esercizio provvisorio del bilancio, in vigore già da gennaio. Prorogando l’esercizio provvisorio ci si ripromise che dalla metà di marzo in poi sarebbe stato profuso il massimo impegno per approvare la legge di stabilità 2017 scongiurando, tra l’altro, le difficoltà di cassa legate alla provvisorietà della spesa. E invece lo stesso copione è destinato a ripetersi nell’identico modo, perché a 4 giorni dalla conclusione del mese di marzo non vi è alcun segnale concreto da cui poter dedurre l’approvazione in extremis della Finanziaria prima del 31. E dunque l’esercizio provvisorio sarà prorogato, ed è l’ultima possibilità di proroga, anche per il mese di aprile. La proroga è stata invocata espressamente dal presidente di Sala d’Ercole, Giovanni Ardizzone, e il Governo regionale, al momento, non ha manifestato alcuna opposizione, anche perché sarebbe proprio nel Governo, agitato dallo scontro sotto traccia tra Crocetta e l’assessore renziano all’Economia, Baccei, che si consumano ritardi e inadempienze nel presentare all’Assemblea i documenti finanziari di accompagnamento necessari all’esame della legge di stabilità. E il contrasto tra Crocetta e Baccei è compreso nella rottura più ampia tra il Governatore e il Partito Democratico, intenzionato, oggi più che mai, a celebrare le primarie per la scelta del candidato presidente della Regione. Tutto ciò si ripercuote in Assemblea e sul dibattito in aula. E non mancano gli interventi, in negativo anche da parte delle forze alleate, sulla carta, di Crocetta. Il capogruppo all’Ars di Ncd, adesso Alternativa Popolare, Nino D’Asero, denuncia: “Lo stallo in cui il governo Crocetta costringe la politica e relega l’Isola ci porta ad assumere un atteggiamento sempre più critico nei suoi confronti e potrebbe anche impedirci di votare la Finanziaria a meno di un cambio repentino di rotta.” E il segretario regionale di Sicilia Futura, Nicola D’Agostino, rilancia: “Ancora una volta proviamo sconcerto riguardo il modus operandi del Presidente Crocetta. Anziché preoccuparsi dei problemi della Sicilia, è tutto proteso nella spasmodica attività di far quadrare gli organigrammi per soddisfare le attese dei suoi più stretti sodali.”