La requisitoria dei pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Bruno Brucoli e Claudio Camilleri, è iniziata il 20 gennaio scorso. I magistrati hanno argomentato su 22 imputati giudicati in abbreviato nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Icaro”, dal nome del blitz della Squadra mobile di Agrigento del 2 dicembre 2015, quando 16 persone, su complessivi 34 indagati, sono state arrestate tra Santa Margherita Belice, Montevago, Ribera, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Sambuca di Sicilia, Porto Empedocle, Agrigento e Favara. I pubblici ministeri annunciarono che avrebbero diviso la requisitoria nel corso di 4 udienze, e, dopo il 20 gennaio, anche il 16 febbraio, il 2 marzo e adesso la conclusione. E i dottori Brucoli e Camilleri hanno invocato 20 anni di reclusione ciascuno, e non 28 come per errore nell’udienza del 2 marzo scorso, a carico di Francesco Messina, 58 anni, presunto capomafia della famiglia di Porto Empedocle, e di Antonino Iacono, inteso “Ninu u Giardinisi”, 61 anni, di Giardina Gallotti, presunto capo della famiglia di Agrigento, entrambi difesi dall’avvocato Nino Gaziano. E poi 12 anni per Rocco D’Aloisio, 47 anni, di Sambuca di Sicilia, e 9 anni ciascuno per Tommaso Baroncelli, 40 anni, di Sambuca, e Domenico Bavetta, 35 anni, di Montevago. E poi, in precedenza, 20 anni di carcere per Pietro Campo, 65 anni, presunto capomafia di Santa Margherita Belice, poi 12 anni per Giuseppe Picillo, 54 anni, di Favara, presunto uomo di fiducia di Antonino Iacono, poi 9 anni ciascuno per Gioacchino Iacono, 37 anni, che è figlio di Antonino Iacono, e per Giuseppe Lo Pilato, 45 anni, che è genero di Antonino Iacono. E 9 anni anche per Mauro Capizzi, 48 anni, di Ribera. E poi 12 anni per Francesco Tarantino, inteso “Paolo”, 30 anni, di Montallegro, poi 8 anni per Giovanni Campo, 26 anni, di Santa Margherita Belice, poi 14 anni per Giacomo La Sala, 48 anni, di Santa Margherita Belice, poi 12 anni per Francesco Capizzi, inteso “Il milanese”, 51 anni, di Porto Empedocle, e poi 6 anni per Pietro Guzzardo, 38 anni, di Santa Margherita. E poi 12 anni ciascuno per Gioacchino Cimino, 61 anni, di Agrigento residente a Porto Empedocle, e per Santo Interrante, 34 anni, di Santa Margherita Belice. E poi 8 anni per Francesco Pavia, 35 anni, di Porto Empedocle, 6 anni per Emanuele Riggio, 45 anni, di Monreale, e 3 anni e 4 mesi per Domenico Cucina, 48 anni, di Lampedusa. Infine, 15 anni per Diego Grassadonia, 55 anni, di Cianciana, e 8 anni per Leonardo Marrella, 39 anni, di Montallegro.