Ancora gravi intoppi e imprevisti lungo il già difficile cammino verso il traguardo finale della conclusione delle opere di raddoppio della strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta.
I lavori, per cause ovviamente contingenti, procedono a rilento, tra chiusure, deviazioni, semafori e code infinite. E gli automobilisti costretti a immettersi nella carreggiata l’affrontano come un calvario.
Appena una settimana addietro è stata restituita al transito la corsia che da Agrigento conduce verso Caltanissetta, mentre quella che da Canicattì conduce verso il capoluogo rimane ancora chiusa, a causa delle condizioni strutturali del viadotto Petrusa, ormai chiuso da quattro mesi, e che da Agrigento permette di raggiungere contrada Petrusa prima e Favara dopo.
Inizialmente le indagini eseguite dall’Anas hanno indotto a progettare la demolizione dell’opera e la sua successiva ricostruzione.
Ma da alcuni giorni i mezzi meccanici sono già a lavoro per smontare, e non demolire, il ponte, e solo al termine dei lavori, si procederà con la collocazione di pezzi prefabbricati che comporranno il nuovo cavalcavia.
Ma al momento non si conoscono i tempi che porteranno alla definitiva riapertura dell’opera, e i cittadini che da Agrigento devono raggiungere Favara e viceversa sono costretti a compiere il giro da via Papa Luciani o dalla Strada provinciale 3 Aragona Caldare – Favara. E per chi proviene da San Leone e dal Villaggio Mosè, e vuole raggiungere la zona industriale e l’ospedale deve percorrere la via Papa Luciani, raggiungere e attraversare il centro di Agrigento.