Al Tribunale di Agrigento la giudice monocratico Gianfranca Claudia Infantino ha condannato a 2 anni di reclusione ciascuno i fratelli Angelo Cardella, 53 anni, e Salvatore Cardella, 52 anni, titolari di un ristorante di Licata. E 1 anno di reclusione è stato inflitto a Giuseppe Vedda, 57 anni, elettricista, ingaggiato dai ristoratori per riparare l’impianto elettrico, il cui malfunzionamento avrebbe poi provocato la morte di un dipendente del ristorante dei Cardella, Gaetano Albo, 25 anni, che il 3 luglio del 2009 morì folgorato toccando un tubo. Gli imputati risarciranno i danni ai genitori e ai fratelli di Albo, costituiti parte civile tramite l’avvocato Calogero Meli.