Ulteriori indagini sono state disposte a seguito della presunta morte dei due imprenditori palermitani Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio, di cui non vi è più traccia dal 3 agosto del 2007. I Carabinieri hanno convocato alcune persone per rilasciare le proprie impronte digitali per confrontarle con quelle scoperte su un reperto sequestrato nell’ambito dell’inchiesta. Le impronte sono state chieste ai due indagati, accusati di omicidio, il costruttore palermitano Francesco Paolo Alamia e l’imprenditore Giuseppe Di Maggio, e a varie persone che hanno lavorato nel cantiere edile di Isola delle Femmine dove i Maiorana sono stati impegnati a costruire delle villette. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri, è coordinata dai pubblici ministeri della Procura di Palermo, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene.