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Mafia, condannato un “Mandamento”

Tribunale di Palermo: Rosario Lo Bue, 64 anni, di Corleone, 15 anni di reclusione, Vincenzo Pellitteri, 65 anni, di Chiusa Sclafani, 10 anni di reclusione, poi 9 anni ciascuno a Roberto Pellitteri, 27 anni, di Chiusa Sclafani, e Salvatore Pellitteri, 25 anni, di Palazzo Adriano. Poi 8 anni e 8 mesi per un altro Salvatore Pellitteri, 41 anni, di Corleone, e 6 anni e 8 mesi per Pietro Pollichino, 76 anni, di Contessa Entellina. E poi risarcimento per le parti civili, i Comuni di Corleone, di Chiusa Sclafani, e il Centro Pio La Torre. Ecco la sentenza di primo grado al presunto vertice del mandamento di Corleone, di cui sarebbe stato reggente Rosario Lo Bue, e che sarebbe stato roccaforte e baricentro della Cosa nostra erede di Riina e Provenzano. Il giudizio è stato abbreviato, e il giudice per le udienze preliminari sentenziante è Fabrizio La Cascia. I sei imputati sono stati arrestati dai Carabinieri all’alba del 20 novembre 2015 dopo essere stati sotto controllo per mesi, seguiti e intercettati. E dalle intercettazioni sono emersi anche progetti di morte, anche eccellenti ed eclatanti. Infatti, alcuni degli arrestati e condannati sono stati sorpresi a tramare un attentato al ministro dell’Interno dell’epoca, Angelino Alfano, colpevole dell’aggravamento del 41 bis. E gli avrebbero voluto riservare la stessa morte di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas il 22 novembre 1963 da un tiratore solitario. Peraltro, nel corso dell’intercettazione i presunti mafiosi di Corleone sostengono che sarebbe stata Cosa nostra a sentenziare la morte di John Kennedy, per punirlo di un suo voltafaccia. Il progetto dell’ omicidio Alfano è stato meditato e non solo paventato, tanto che si è ipotizzato il luogo dove compiere l’attentato: in Sicilia, durante una campagna elettorale, quando Alfano sarebbe stato più vulnerabile. Nel settembre 2013 anche Totò Riina, intercettato in carcere a conversare con un compagno di ora d’aria, lanciò strali contro Alfano, furibondo, e le sue parole sono state: “Quel disgraziato di ministro dell’agrigentino, è proprio accanito con questi quarantunisti, questo è accanito proprio, è una canaglia. Lo aggrava sempre, sempre che parla del 41… stiamo facendo carceri nuovi così, li facciamo in modo che non possono rispondere con quelli della porta accanto… sta facendo tutto per il carcere duro… glielo do io a lui, il duro lo abbiamo noi qua dentro… disgraziato.” E poi, in altre intercettazioni, i presunti fedelissimi di Riina discutono di armi da nascondere. I Carabinieri di Monreale e di Corleone sono intervenuti in tempo a freno delle volontà sanguinarie, e non solo contro Alfano. Infatti, un altro omicidio sarebbe stato architettato per risolvere una controversia legata alla riscossione di una eredità.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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