Alla scadenza del termine, il 28 febbraio, l’Assemblea regionale ha approvato, con ampia maggioranza, l’esercizio provvisorio del bilancio anche per il mese di marzo, scongiurando così il blocco della spesa. La Finanziaria è attesa in Commissione Bilancio l’11 marzo, e poi in Aula il 14, e dovrà essere approvata entro il 31 prossimo. Nella fretta dell’ultima chiamata d’imbarco non sono stati tralasciati gli attesi fondi per i disabili, i 36 milioni di euro, anziché gli iniziali 20, a favore dell’assistenza ai portatori di handicap. Stop inevitabile, invece, alle nomine nella Sanità: il Governo regionale non potrà, al momento, affidare nuovi incarichi dopo le dimissioni di Renato Li Donni dal Policlinico di Palermo e in prossimità della scadenza di numerosi contratti a dirigenti e manager. Ovviamente la proroga dell’esercizio provvisorio per il terzo mese è alquanto indigesta per il presidente della Regione. Crocetta vanta il merito dello stanziamento dei fondi per i disabili, e ironizza: “Lo posso già annunciare, a marzo l’esercizio provvisorio sarà nuovamente prorogato a fine aprile. Perché il vero obiettivo politico è di bloccare il governo. Vorrei essere smentito: ma non approvare la Finanziaria significa bloccare i trasferimenti ai Comuni, impedire l’arruolamento dei Forestali, e altri danni ancora. Non potevo accettare che in questo gioco politico finissero anche i disabili, per cui ho preteso l’inserimento del fondo da 36 milioni di euro nella proroga del provvisorio fino a marzo.” E a fronte dello stanziamento dei fondi per la disabilità, e dei timori fondati che si tratti di un provvedimento “una tantum”, intervengono il presidente della commissione Sanità Di Giacomo e l’assessore al ramo, Gucciardi, che, in prospettiva duratura, affermano: “Stiamo dando risposte concrete ad un tema che è emerso in tutta la sua drammatica urgenza. E’ il momento di lasciare da parte le polemiche e mettere in campo misure vere per andare incontro alle esigenze dei disabili. Bisogna però superare in fretta la fase dell’emergenza e mettere a regime il sistema assistenziale verso i soggetti che ne hanno diritto.”