Alla Camera dei Deputati è iniziata la discussione generale del disegno di legge 3500, a prima firma della presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi, al fine di assegnare anche ai testimoni di giustizia i beni confiscati alla criminalità organizzata riconoscendo loro un indennizzo per i danni psicologici o biologici derivanti dalla testimonianza resa. In proposito interviene l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia tramite il presidente, l’imprenditore di Bivona, Ignazio Cutrò, che afferma: “Esprimiamo vivo apprezzamento per il testo e ci auguriamo una veloce approvazione. Il testo presentato in aula è il frutto di un lungo e appassionato lavoro iniziato nell’ambito del quinto Comitato in seno alla Commissione Parlamentare Antimafia presieduto dal deputato Davide Mattiello. Nel corso dei lavori in Commissione Antimafia ampio spazio è stato dato alle audizioni dei testimoni di giustizia. Pertanto, il testo, volto a disciplinare con una normativa specifica il ruolo del testimone di giustizia, arriva a Montecitorio, e poi sarà al Senato, con il favore dei diretti interessati.”