La vertenza occupazionale della Calcestruzzi Belice a Montevago, in provincia di Agrigento, già confiscata e sotto amministrazione giudiziaria, e dichiarata fallita, a danno di 11 dipendenti, a causa di un debito con l’Eni di poco meno di 30mila euro: la Cgil ha incontrato a Roma il vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il direttore dell’Agenzia nazionale per i Beni confiscati e sequestrati, il prefetto Umberto Postiglione. Ebbene, il segretario territoriale di Agrigento della Cgil di categoria, Vito Baglio, riferisce che il vice ministro Bubbico si è impegnato a segnalare la procedura fallimentare e la conseguente chiusura del fallimento, decretata dal Tribunale di Sciacca sezione Fallimentare, al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Ministro di Grazia e Giustizia, ritenendo non competente, nel caso specifico della Calcestruzzi Belice, il Tribunale adito. Per le stesse ragioni il vice Ministro ha ritenuto riprovevole il comportamento dell’Eni e quindi si è impegnato a presentare una nota all’Amministratore delegato dell’Eni spiegandone le motivazioni e chiedendo chiarimenti. E il Prefetto Postiglione si è impegnato a convocare un tavolo con la Fillea e la Cgil per discutere sull’impugnativa sindacale al licenziamento degli 11 lavoratori della Calcestruzzi Belice.