Se il problema sono i troppi emendamenti alla Finanziaria, complice anche il Governo che ne ha presentati a decine, la soluzione non sarà il prolungamento a marzo dell’esercizio provvisorio del Bilancio della Regione, ma la riduzione, drastica, degli stessi emendamenti. Almeno così è secondo le intenzioni emerse nel corso della conferenza dei capigruppo all’Assemblea regionale. Il traguardo inseguito è quindi l’approvazione della legge di stabilità entro il termine prefissato del 28 febbraio, senza ulteriori slittamenti come già accaduto a dicembre. E Alice Anselmo, capogruppo del Partito Democratico, azionista di maggioranza a Sala d’Ercole, conferma e spiega: “Il testo con tutte le proposte del governo Crocetta, più gli oltre mille emendamenti arrivati dai deputati, era impossibile da votare in tempi brevi. Abbiamo deciso quindi di portare in Aula solo il testo base, presentato dal governo Crocetta a dicembre, più qualche emendamento dello stesso governo ma solo di stretta osservanza economica” – conclude Anselmo. Il salasso degli emendamenti trasforma quindi la Finanziaria sotto esame in un insieme di norme del tutto tecniche, cancellando proposte di spesa di carattere più politico, e in alcuni casi elettorale, come il ticket sanitario per i non occupati, il prepensionamento dei dipendenti delle ex Province, e il congelamento delle cartelle inviate dai Consorzi di bonifica agli agricoltori. E ciò è colto dal leader del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, che afferma: “Il governo non ha più nulla da dire. Ha dovuto rimaneggiare la proposta di legge finanziaria, per paura di rimanerci secco con un altro rinvio ad un esercizio provvisorio, ritirando gli emendamenti aggiuntivi. Oramai l’unica cosa che tiene in vita questa legislatura è il vergognoso vitalizio travestito da pensione che gli onorevoli matureranno il 6 maggio, dopo soli 4 anni e 6 mesi di legislatura.” Più di prospettiva responsabile è l’intervento del capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, secondo cui: “La Finanziaria regionale deve essere approvata nei tempi stabiliti per dare una risposta immediata alle emergenze della Sicilia. Ben venga un testo leggero. E il governo Crocetta si faccia però carico al tempo stesso di prevedere un disegno di legge collegato, che dia respiro alle piccole e medie imprese, per troppo tempo trascurate, e contrasti la crescente povertà in Sicilia.”