L’esame del testo della Finanziaria in corso all’Assemblea regionale, da approvare entro il 28 febbraio prossimo, preoccupa i sindacati agrigentini di Cgil, Cisl e Uil in riferimento alle prospettive del Consorzio Universitario di Agrigento. Ecco perché i segretari provinciali, Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto, tramite una lettera, si sono rivolti al presidente Crocetta, alla vice presidente Mariella Lo Bello, e all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Bruno Marziano, oltre che alla Deputazione regionale agrigentina. I sindacati puntano il dito contro l’articolo 9 della Finanziaria, che riforma la gestione e le modalità di finanziamento dei Consorzi Universitari, e riduce di 2 milioni di euro il capitolo di bilancio destinato ai Consorzi, “che, di conseguenza – sottolineano Raso, Saia e Acquisto – saranno costretti alla chiusura.” E, inoltre, secondo lo stesso articolo 9, il Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale riconosce un contributo annuale a titolo di rimborso delle spese di trasferta del personale docente impegnato nelle sedi decentrate delle Università della Sicilia. In termini più semplici significa che a carico dei Consorzi universitari incombe anche la spesa per pagare i docenti in trasferta. E Cgil, Cisl e Uil chiosano: “Non si capisce come si manterranno i Consorzi Universitari Siciliani senza il riconoscimento delle spese di funzionamento e per il personale amministrativo.” E, rivolgendosi ai destinatari della lettera, aggiungono: “Non possiamo che esprimervi la nostra preoccupazione, insieme alla richiesta di intervenire per correggere tale previsione che, se confermata, condurrà a morte certa il Consorzio Universitario di Agrigento. A meno che questo non sia quello che vi prefiggete. Ma in tal caso avete il dovere di dichiararlo e di assumerne per intero la responsabilità che dovete spiegare non solo ai lavoratori del Polo universitario, ma anche agli studenti e alle famiglie agrigentine. Invochiamo un incontro con il Governo regionale, e invitiamo tutti i sindaci agrigentini a mobilitarsi al nostro fianco.”