Il Partito Democratico e gli alleati centristi dibattono di primarie e di coalizione, la più ampia possibile, di centro – sinistra, per fronteggiare gli impegni elettorali incombenti, non solo le Amministrative ma, soprattutto, le Regionali. Nel frattempo, il presidente della Regione non ritiene opportuno attendere oltre, e accredita maggiormente la propria ricandidatura. Infatti, Rosario Crocetta ha lanciato un nuovo movimento politico, con simbolo e slogan, allontanandosi di conseguenza dal percorso seguito dal suo partito. Il movimento è “Riparte Sicilia”, e sarà presentato ufficialmente a Palermo il prossimo 17 febbraio. E Crocetta precisa: “Non si tratta di un nuovo movimento ma di una rete di movimenti che punta ad aggregare attorno al vecchio Megafono circoli e soggetti diversi in vista delle elezioni regionali. Quindi, un soggetto politico pronto a schierarsi con una lista anche al Senato e se necessario alle Comunali.” E le prospettive del presidente in carica sono ottimiste: Crocetta ritiene che il suo sarà un soggetto politico forte, capace di intercettare ampi consensi, e che alle elezioni Regionali conquisterà almeno 15 deputati su 70 che saranno eletti, favorendo quindi maggiore stabilità in Assemblea. E sui rapporti con il Pd Crocetta ribadisce: “Io resto un uomo del Pd e Riparte Sicilia vuole essere un valore aggiunto per il centrosinistra, con cui si correrà fianco a fianco nelle competizioni. Non vogliamo fare azione di disturbo al Pd, ragioneremo insieme sullo scenario delle comunali. Ma intanto, mentre gli altri discutono, io vado avanti.” Di avviso contrario sarebbe il segretario regionale del Partito Democratico.
Fausto Raciti non avrebbe gradito l’iniziativa di Crocetta, e commenta: “Ho chiesto una riunione del gruppo parlamentare del Pd all’Ars che si terrà martedì prossimo. E in quella sede, con la presenza di Crocetta, si parlerà dei problemi della Finanziaria ma anche dell’atteggiamento politico complessivo. È evidente che non si può, da un lato, parlare di un ragionamento comune da portare avanti e poi fare queste fughe in avanti. È assurdo che ci troviamo davanti a queste sortite personali che mirano alle Regionali quando ancora non abbiamo trovato un accordo per le Comunali di Palermo.”