A fine dicembre sono scaduti i termini, è stato necessario ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio, adesso volge a conclusione anche il termine dell’esercizio provvisorio, e, di conseguenza, la Finanziaria ha intrapreso il suo cammino all’Assemblea regionale. E si profila un cammino alquanto impervio, a causa della contestata poca conoscenza del documento contabile da parte non solo dell’opposizione ma anche delle forze politiche che sostengono il governo regionale. Finanche il Partito democratico invoca modifiche sostanziali alla manovra, e capogruppo e vice capogruppo a Sala d’Ercole, Alice Anselmo e Giovanni Panepinto, affermano: “Così, a scatola chiusa, non la votiamo. Non siamo stati messi al corrente di nulla, non c’è stata condivisione. Non sappiamo cosa hanno approvato in giunta. Apprendiamo tutto dai giornali”. Il presidente Crocetta ritiene pretestuose le critiche al testo della legge di stabilità, bollandole come “il tentativo di inserire marchette”. A lanciare acqua sul fuoco è il portavoce regionale di Sicilia Futura, Michele Cimino, che invoca dialogo e condivisione, e dichiara: “L’approvazione del bilancio della Regione, che auspico possa avvenire in tempi rapidi dopo il passaggio e le modifiche in
Commissione, non va considerata come un favore fatto al governo Crocetta ma come un dovere ed anche un beneficio a vantaggio dei siciliani. I tatticismi non servono alla Sicilia. Pertanto è opportuno che la coalizione si concentri sul lavoro già avviato nella commissione Bilancio dell’Assemblea, per giungere al varo della finanziaria e del bilancio” – conclude. La conferenza allargata ai presidenti delle commissioni parlamentari ha stabilito che la Finanziaria sarà in Assemblea dal 21 febbraio in poi. Il 24 febbraio inizierà la discussione dell’articolato. E i lavori dureranno improrogabilmente fino al 28 febbraio, data in cui scade l’autorizzazione all’esercizio provvisorio, e sarà obbligato il disco verde.