Dieci giorni a Natale. Il polso degli agrigentini col carrello della spesa al microfono del Videogiornale. Prospettive e auspici.
Il 2016 è stato un anno difficile, ma recessione economica ed instabilità politica non dovrebbero oscurare il Natale, la ricorrenza per eccellenza di tutti gli italiani. Per fronteggiare la congiuntura negativa sui consumi, produttori e commercianti hanno rivisto al ribasso i prezzi dei prodotti natalizi. Sia per gli alimenti che per i regali, dunque, i consumatori potranno spendere di meno. Sicuramente quest’anno costerà di meno mangiare il panettone e allestire in casa l’albero di Natale, vero o sintetico che sia. A seconda delle marche, infatti, per il dolce tipico del Natale si spenderà fino al 2,3% in meno rispetto al 2015, stando ai dati Codacons. Tuttavia, c’è un settore che non risente della crisi. Per il pranzo e il cenone di Natale la stima della spesa degli italiani è di 2,8 miliardi di euro. Insomma, si può rinunciare, o meglio essere più attenti ai regali, ma non si può immaginare una rinuncia a tavola il 24 sera e il 25 dicembre a pranzo, oltre alle tavolate di Capodanno. E oggi, a 10 giorni dall’attesa festività, che prospettive vi sono? Il Natale lo si trascorrerà famiglia ? E quali sono gli auspici dei cittadini ? … interviste al Vg…